In questi giorni, l’attenzione dei risparmiatori è rivolta verso l’imminente arrivo del nuovo BTP Più, la cui emissione è stata ufficializzata, nelle scorse settimane, dal Ministero dell’Economia e della Finanze. L’interesse è alto perché si parla di un titolo di Stato pensato in maniera specifica per un target, ossia quello del piccolo risparmiatore. Incluso nella famiglia BPT Valore, vedrà l’operazione di collocamento prendere il via lunedì 17 febbraio, per concludersi il 21 alle ore 13 (questi riferimenti valgono salvo disposizione di chiusura anticipata).
Se stai pensando di iniziare a investire – prima di cominciare concretamente, ti consigliamo di rivolgerti a un consulente specializzato e a non fare passi avventati – le informazioni che abbiamo raccolto nelle prossime righe fanno per te! Continua a leggere per scoprire tutto sul nuovo strumento di risparmio gestito del MEF.
BTP Più 2025: valore nominale e investimento minimo
Con l’avvio del processo di collocazione, il BTP Più potrà essere acquistato a un valore nominale pari a 100 euro. L’investimento minimo consentito da parte del singolo risparmiatore è invece pari a 1000. A seguito della collocazione, questo BTP potrà essere negoziato dal risparmiatore nell’ambito del mercato secondario. A tal proposito è essenziale ricordare che, in contesto di negoziazione, il suo prezzo potrà essere soggetto a variabilità. Tra i fattori che impatteranno maggiormente su questo aspetto figura innanzitutto l’andamento dei tassi.
Un ruolo nella definizione del prezzo sarà ricoperto anche dal fisiologico meccanismo di domanda e offerta, alla base del funzionamento dell’economia e della Borsa valori. Un altro aspetto fondamentale da ricordare riguarda un vantaggio riservato a chi acquisterà il BTP Più in fase di emissione. Dopo i primi quattro anni, potrà procedere a rivenderlo a un valore nominale pari a 100 euro. In questo modo, l’utente eserciterà l’opzione del rimborso anticipato.
BTP Più febbraio 2025: cosa sapere sulla durata
Parliamo ora di durata. Complesssivamente, quella del BTP Più sarà pari a 8 anni. Questo strumento di risparmio gestito, inoltre, garantirà agli investitori retail l’erogazione di cedole trimestrali. Il loro valore è calcolato basandosi sul meccanismo dello step up. Ciò prevede un suo crescere nel tempo e un tasso prefissato, anch’esso progressivamente in aumento. Ecco cosa sapere in merito a quest’ultimo:
- Bisogna considerare l’esistenza di due fasi.
- La prima si conclude dopo i primi quattro anni dal collocamento.
- La seconda, che garantirà al piccolo risparmiatore una remunerazione più consistente rispetto alla prima, coprirà gli ultimi anni prima di arrivare a otto.
Con il valore delle cedole che, di tre mesi in tre mesi, terrà conto del numero dei titoli acquistati dal singolo risparmiatore, il BTP Più non richiede premi fedeltà in caso di mantenimento del possesso del titolo fino alla naturale scadenza degli 8 anni. La già menzionata opzione del rimborso anticipato è la grande novità di questo strumento di risparmio. La si può esercitare al termine del primo quadriennio.
Il singolo investitore avrà la possibilità di richiedere il rimborso del capitale, sia in misura totale, sia parzialmente, a patto che l’importo minimo svincolabile sia pari a 1000 euro o un multiplo di questa cifra. Chi vorrà esercitare questa opzione, dovrà comunicare la propria scelta alla banca o al proprio ufficio postale di riferimento tenendo conto di vincoli temporali specifici.